Di chi sono le foto e i video che pubblichi?
La stragrande maggioranza degli utenti di un social network non legge le condizioni d’utilizzo che vengono presentate all’atto della registrazione. Forse neanche tu lo hai fatto, e questo ti impedisce di sapere come verranno utilizzate le informazioni che tu, ogni giorno, fornisci al tuo social network preferito.
Nella maggior parte dei casi, quel che pubblichi sui social network, non è più di tua proprietà esclusiva, ma diventa anche proprietà del gestore del social network, che può usare le informazioni, le foto e i video pubblicati per scopi commerciali e pubblicitari. Tu condividi fotografie e video, che non sono più solo tuoi, ma diventano anche di proprietà del gestore del social network.
E’ proprio così, ed è tutto scritto – sotto diverse forme e sfumature – nelle condizioni di utilizzo dei social network che tu hai accettato senza leggerle. Sono veri e propri contratti, sicuramente troppo lunghi… per esempio le condizioni d’uso di iTunes sono più lunghe del Macbeth di Shakespeare!
EULA – Libro |
Conteggio parole (versione inglese) |
Paypal |
36.275 |
Amleto |
30.066 |
iTunes |
19.972 |
Macbeth |
18.110 |
11.195 |
|
4.445 |
|
4.099 |
Ecco alcuni esempi, non esaustivi, tratti dalle licenze d‘uso e dalle normative sulla privacy di Facebook, Twitter e Google Plus:
- Estratto dal contratto d’uso di Facebook (marzo 2013): garantisci contestualmente a Facebook una licenza mondiale, irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile a terzi, senza possibilita’ di richiedere compensi (compreso il diritto di sub-licenziare a terzi), di: (a) usare, copiare, pubblicare, trasmettere, archiviare, conservare, mostrare o riprodurre pubblicamente, o mostrare, modificare, editare, creare lavori derivati e distribuire attraverso canali multipli ogni contenuto postato dall’Utente ..
- Estratto dal contratto d’uso di TWITTER (marzo 2013): potremmo condividere o divulgare le tue informazioni con il tuo consenso, per esempio quando accedi al tuo account di Twitter da un client o un’applicazione di terze parti. richiediamo ad alcuni soggetti terzi con i quali abbiamo un rapporto di fiducia di svolgere funzioni e di fornirci servizi. Potremmo condividere le tue informazioni personali con questi soggetti terzi, potremmo condividere o divulgare le tue informazioni non personali o non private, aggregate o meno, quali ad esempio i tuoi tweet pubblici o il numero di utenti che ha cliccato su un particolare link.
- Estratto dalle norme sulla privacy di GOOGLE PLUS (marzo 2013): forniamo dati personali alle nostre affiliate o ad altre aziende o persone fidate affinché li trattino per noi in base alle nostre istruzioni e nel rispetto delle nostre Norme sulla privacy e di altre eventuali misure appropriate relative a riservatezza e sicurezza. Potremmo condividere informazioni non personali aggregate pubblicamente e con i nostri partner, ad esempio publisher, inserzionisti o siti collegati. Ad esempio, potremmo condividere informazioni pubblicamente per mostrare le tendenze relative all’utilizzo generale dei nostri servizi.
Quindi tu hai espressamente accettato la condivisione, la cessione o la pubblicazione di tutto quello che tu carichi e condividi sui tuoi social network.
Ciò che si chiede agli utenti come te, è di essere consapevoli di ciò che accade e di evitare di condividere (anche solo con gli amici più stretti) informazioni personali o che potrebbero rivelarsi preziose e riservate.
Insomma, se scopri la formula per trasformare il piombo in oro… non usare un social network per comunicarlo agli amici!
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Crediti
Una produzione:
- ISIS Europa – Pomigliano d’Arco – www.isiseuropa.gov.it
- MIUR – Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Testo a cura di:
- Prof. Roberto Castaldo
- Sabrina Iazzetta
- Luisa Panico
- Michele Ragone
- Nunzia Romano
- Maria Russo
Con la supervisione ed approvazione di:
- Segreteria Tecnico Scientifica di IWA Italy (International Webmasters Association, ufficio italiano) – www.iwa.it
Fonti e riferimenti
Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Italia
About Prof. Roberto Castaldo
Classe 1964, dalla metà degli anni ’80 sono a stretto contatto con tutto quanto fa innovazione, anche se mi sono sempre istintivamente posto in maniera guardinga ed accorta rispetto a tutte le novità tecnologiche, grandi o piccole che fossero. E’ da oltre 25 anni che la mia professione – insegnante nelle Scuole Pubbliche e consulente presso aziende private – mi porta al continuo confronto con le persone e con le loro idee, e mi arricchisce giorno dopo giorno con opinioni, punti di vista e modi di fare diversi dal mio.
2 Comments
Quindi l’unico a prendersi il diritto sulle foto sarebbe facebook, dagli estratti pubblicati?
23 Aprile 2015
Non esattamente. Il proprietario originario resta legittimamente proprietario delle foto. Facebook non “sequestra” le foto, ma è come se si ponesse come una specie di comproprietario, ed il contratto una volta accettato dall’utente lo autorizza ad utilizzare le foto secondo le condizioni presenti nello stesso contratto a suo – altrettanto legttimo – vantaggio (uso del profilo, cessione di dati disciplinata, campagne pubblicitarie mirate…).
19 Giugno 2015