MLTV – Rendere visibili pensiero ed apprendimento
La nostra avventura con Project Zero è iniziata a fine giugno del 2017, quando le ricercatrici di Indire durante una visita nella nostra scuola ci hanno comunicato di aver scelto l’ISIS Europa, insieme ad altri due Istituti del Centro e del Nord Italia, per sperimentare nella Scuola Secondaria di Secondo Grado i framework MLV (Make Learning Visible) e VT (Visible Thinking), sviluppati da Project Zero presso la Harvard Graduate School of Education.
Poter avviare una sperimentazione con le ricercatrici di Indire e di Harvard (Mara Krechevsky e Carin Aquiline) è stato per noi l’inizio di un percorso accidentato ed affascinante, che ha contribuito a dare nuovo senso e significato alla nostra azione didattica quotidiana.
Abbiamo avviato una graduale sperimentazione di thinking routine, protocolli e documentazione in due classi prime, guidati da un “obiettivo di ricerca globale”, che potesse consentire “il coinvolgimento e la conquista dell’attenzione da parte di giovani studenti dalla mente già strutturata”.
Con qualche iniziale incertezza abbiamo iniziato a confrontarci con i nostri allievi, sottoponendoli alle prime attività da noi progettate, constatando immediatamente che ognuno di loro si sentiva attivamente coinvolto e sempre più protagonista del proprio percorso di apprendimento.
E man mano, ci siamo accorti che – grazie al costante supporto delle ricercatrici di Indire, di Mara e di Carin ed agli incontri con i colleghi delle altre scuole – tutto iniziava a girare sempre meglio: la scelta e la rotazione dei ruoli, i criteri per la composizione dei gruppi, l’individuazione delle thinking routine e dei protocolli maggiormente utili a conseguire i nostri obiettivi didattici, la creazione di documentazione significativa…
Tutto sembrava avere – finalmente – senso, i nostri studenti appena approdati alla Secondaria di Secondo grado iniziavano ad esprimersi liberamente, a comprendere e valorizzare i propri talenti, a sentirsi finalmente liberi di sbagliare, a concentrarsi sul loro modo di apprendere (processo) e non solo sul risultato finale (esito); insomma hanno iniziato a pensare ed apprendere come mai avevano sperimentato prima.
“Non mi ero mai posta tante domande come in questo periodo” sono le parole pronunciate al termine dello scorso anno scolastico da una giovane quattordicenne, parole che evidenziano quanto questa sperimentazione abbia intrapreso la giusta direzione, quella che porta al saper lavorare in gruppo, all’assumere responsabilmente diversi ruoli, al saper apprendere e rielaborare in maniera autonoma e personale, al confrontare le conoscenze pregresse con quelle appena acquisite, al saper ascoltare e soppesare il parere altrui, al sapersi districare nella percezione, nell’interpretazione e nell’analisi della crescente complessità che caratterizza i nostri tempi.
Ed è forse proprio questa la più grande sfida che attende oggi la nostra Scuola: non nascondere e non banalizzare la complessità, ma permettere a ciascuno studente di far luce su di essa e comprenderla criticamente ed autonomamente.
A partire da giugno 2018, 40 colleghi del nostro Istituto hanno deciso di aderire alla sperimentazione, ed hanno iniziato un percorso di formazione tuttora in atto; da subito ci siamo rispecchiati in ognuno di loro, leggevamo infatti nei loro occhi la nostra stessa paura e incertezza iniziali, ma anche la nostra stessa curiosità e voglia di scoperta.
In questi primi mesi in cui i nostri colleghi stanno “osservando” i docenti “pilota”, anche la loro iniziale tensione si è a mano a mano dissolta nel confrontarsi, nel progettare assieme e nel portare in classe le attività ideate a più mani. I nostri colleghi stanno iniziando ad illuminarsi, come a suo tempo noi stessi abbiamo fatto, osservano i loro studenti durante le attività, si entusiasmano e lavorano con grande coinvolgimento e ritrovata professionalità.
E adesso che MLTV è diventata una nuova idea delle Avanguardie Educative di Indire, non vediamo l’ora di iniziare a lavorare con nuovi colleghi, di porci con loro nuove nuove domande, avendo la consapevolezza che “Rendere il pensiero e l’apprendimento visibili aiuta a rendere il pensare e l’apprendere possibile”.
About Prof. Roberto Castaldo
Classe 1964, dalla metà degli anni ’80 sono a stretto contatto con tutto quanto fa innovazione, anche se mi sono sempre istintivamente posto in maniera guardinga ed accorta rispetto a tutte le novità tecnologiche, grandi o piccole che fossero. E’ da oltre 25 anni che la mia professione – insegnante nelle Scuole Pubbliche e consulente presso aziende private – mi porta al continuo confronto con le persone e con le loro idee, e mi arricchisce giorno dopo giorno con opinioni, punti di vista e modi di fare diversi dal mio.